Hillman immagina la mente con una "base poetica" e, come tale, fondata non sulle microstrutture del cervello o del linguaggio, ma su quelle storie mitiche, protagonisti gli Dei, che al nostro agire, credere, sentire e soffrire offrono modelli fondamentali e insieme la dimora in cui sussistere. Conoscere la mente più profonda è ascoltarne le storie, con un'attenzione poetica che sappia coglierne il carattere estetico insieme a quello terapeutico. Il fine della psicoterapia è educare alla capacità immaginativa e insegnare l'arte di vivere fra le immagini: "guarire" sarà ritrovare il senso perduto del vivere e del morire entro un cosmo immaginale, attuare "storie che curano", dove una vita possa finalmente aver dimora. Le teorie freudiana, junghiana e adleriana vengono così liberate dal dominio delle rispettive accademie e "deletteralizzate", apprezzate cioè per quel che ancora le conserva vitali: l'essere forme poetiche, fra loro differenti solo per stile e trama.
Le storie che curano
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titolo | Le storie che curano |
sottotitolo | Freud, Jung, Adler |
autore | James Hillman |
argomento | Psicologia analitica |
collana | Psicologia |
editore | Raffaello Cortina Editore |
formato |
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pagine | 180 |
pubblicazione | 01/1984 |
ISBN | 9788870780307 |