Rimane in acquisto il Manuale PID-5, manuale d'uso aggiornato della versione italiana, contenente i dati normativi indispensabili per utilizzare correttamente le Scale di valutazione PID-5 con pazienti sia adulti sia adolescenti.
L'American Psychiatric Association rende disponibili alcune proposte di strumenti di valutazione nella Sezione III del DSM-5 per ulteriori attività di ricerca e per la valutazione clinica. Queste Scale di valutazione del paziente sono state messe a punto per essere somministrate nel colloquio iniziale e per monitorare i progressi del trattamento, possono, quindi, incrementare la conoscenza della condizione iniziale dei sintomi e le informazioni di outcome riportate dal paziente (patient reported outcome, PRO) ed essere utilizzate come strumenti di valutazione della gravità "ancorati". Insieme a ciascuna scala, si forniscono le istruzioni, lo scoring e le linee guida per l'interpretazione. Questi strumenti dovrebbero essere utilizzati per migliorare il processo diagnostico e non come unica base per formulare una diagnosi clinica. Ulteriori informazioni si trovano nel DSM-5.
Sono disponibili le seguenti scale:
• Le Scale di valutazione dei sintomi trasversali possono essere d’aiuto in una valutazione più completa dello status mentale, richiamando l’attenzione sui sintomi che possono essere importanti per la diagnosi. Hanno l’obiettivo di aiutare a identificare aree aggiuntive che possono guidare il trattamento e la prognosi. Le Scale di valutazione dei sintomi trasversali si compongono di 2 livelli: le domande di livello 1 costituiscono un breve esame di 13 domini di sintomi per pazienti adulti e 12 domini per pazienti in età infantile e adolescenti; le domande di livello 2 forniscono una valutazione più approfondita di alcuni domini.
• Le Scale di valutazione della gravità sono disturbo-specifiche e sono strettamente correlate con i criteri che costituiscono la definizione del disturbo. Possono essere somministrate agli individui che hanno ricevuto una diagnosi o che presentano una sindrome clinicamente significativa che non soddisfa appieno i criteri per una diagnosi. Alcune scale possono essere compilate dal soggetto, mentre altre richiedono l’intervento del clinico.
• Gli Inventari di personalità per il DSM-5 (PID-5) misurano i tratti di personalità non adattivi in cinque domini: Affettività negativa, Distacco, Antagonismo, Disinibizione e Psicoticismo. Sono disponibili – per gli adulti e per i soggetti tra gli 11 anni e i 17 anni – la Versione Breve costituita da 25 item, la versione Short Form da 100 item e la versione completa costituita da 220 item. È disponibile anche una versione per gli informatori (versione per la Fonte Esterna).
• I Questionari relativi allo sviluppo infantile e all’ambiente domestico possono essere utili nella valutazione delle prime fasi dello sviluppo e delle esperienze attuali relative all’ambiente domestico del bambino assistito. Sono fornite due versioni: una che deve essere compilata da un genitore, o da un tutore, del bambino; l’altra che deve essere compilata dal clinico.
• Le Interviste per l’inquadramento culturale (IIC) possono essere utilizzate per ottenere informazioni durante una valutazione della salute mentale a proposito dell’influenza della cultura sugli aspetti chiave della presentazione clinica e dell’assistenza di un individuo. Contengono: l'Intervista per l’inquadramento culturale (IIC), l'’Intervista per l’inquadramento culturale (Versione per l’informatore) e i Moduli supplementari all’IIC.
Gli standard deontologici legati all'uso competente dei test prevedono che ciascuno strumento risponda ad alcune caratteristiche psicometriche:
• L'affidabilità di consistenza interna, calcolata attraverso il coefficiente alfa di Cronbach.
• Se si desidera utilizzare la scala per monitorare la gravità (o il miglioramento) dei sintomi nel tempo, è opportuno provvedere alla valutazione della stabilità temporale dei punteggi totale in un periodo di tempo sovrapponibile a quello oggetto della valutazione clinica, considerando sia l'assenza delle differenze tra i punteggi medi, sia le correlazioni test-retest (per es., se intendo valutare l'andamento della gravità da una settimana all'altra, dovrò valutare la stabilità temporale dei punteggi ottenuti in due somministrazioni a distanza di sette giorni l'una dall'altra).
• Nel caso la scala richieda una valutazione della sintomatologia da parte del clinico, è opportuno calcolare anche l'inter-rater reliability (concordanza tra valutatori indipendenti) utilizzando il coefficiente di correlazione intraclasse appropriato. La verifica della concordanza tra osservatori (inter-rater reliability) può dare informazioni clinicamente preziose anche in caso di misure per l'informatore: la concordanza tra due fonti diverse (per es., padre e madre) indica il grado di condivisione di una valutazione della sintomatologia della persona, mentre la concordanza osservatore-soggetto può essere indicativa della concordanza (o discordanza) tra la valutazione della sintomatologia da parte del soggetto e l'idea che ne ha una persona vicina al paziente.
Le Scale di valutazione del DSM-5 proposte dall'American Psychiatric Association e messe qui a disposizione dei clinici in traduzione italiana comprendono:
• scale che sono state già sottoposte a validazione mediante la somministrazione a un campione normativo italiano;
• scale che prevedono il riferimento a una distribuzione normativa, per le quali transitoriamente si deve fare riferimento ai dati normativi APA;
• scale utilizzabili in modalità stand-alone, per le quali il punteggio totale non rimanda a una distribuzione normativa per la definizione dei cut-off, che sono definiti a priori.