Attraverso il dettagliato resoconto di numerose situazioni cliniche – il trattamento dei pazienti borderline, l’effetto disorganizzante dei traumi infantili, il confronto con pazienti impulsivi e violenti – Christopher Bollas discute gli aspetti più significativi del metodo psicoanalitico e lo scopo fondamentale della psicoanalisi: non tanto spiegare i molti misteri dell’esistenza, bensì restituire al paziente – e anche all’analista – la capacità di stupirsi di fronte a essi e il desiderio di indagarli sempre più a fondo, superando le false certezze proposte dalla malattia. In questa prospettiva sono riletti alcuni concetti-chiave, come quelli di transfert, controtransfert e, soprattutto, di associazione libera. Non mancano riferimenti storici e considerazioni originali sullo stato attuale del movimento psicoanalitico internazionale, la divisione tra scuole, il succedersi di figure carismatiche, le controverse influenze della psicoanalisi sulla cultura occidentale del Novecento.
Christopher Bollas, membro della British Psychoanalytical Society, è figura di spicco tra i teorici della psicoanalisi contemporanea. Nelle nostre edizioni ha pubblicato, fra gli altri, Isteria (2001), La mente orientale (2013), Se il sole esplode (2016), L'ombra dell'oggetto (Nuova edizione 2018), L'età dello smarrimento (2018), Essere un carattere (2020), Forze del destino (2021) e Tre caratteri (2022).