“Messaggero, ladro, mercante e ingannatore nei discorsi.” Così Platone definisce Ermes, il figlio di Maya cui Zeus aveva conferito il potere di mediare tra dei e mortali. E aggiunge: “tutta una pratica, questa, che riguarda la parola”. Non che l’ispirarsi a quel bizzarro dio abbia indotto i cultori dell’ermeneutica all’inganno. Piuttosto, essi hanno esercitato l’arte dell’interpretazione dei testi, dai classici alla Bibbia, da un codice a un trattato scientifico, per evidenziarne i presupposti nascosti e tramutare i pregiudizi in responsabilità e consapevolezza. Nata entro le humanae litterae, l’ermeneutica si è trasformata in coscienza critica delle culture, fino a diventare analisi delle condizioni di ogni possibile umana esperienza del mondo. Da un filosofo more geometrico come Spinoza a un matematico more philosophico come Thom, passando attraverso figure quali Vico, Schleiermacher, Nietzsche, Peirce, Heidegger e molte altre ancora, l’ermeneutica appare come l’impresa filosofica che più di ogni altra riconosce il carattere interpretativo dell’esistenza, rinunciando a qualsiasi pretesa di fondazione e accettando la propria finitezza.
Pagine scelte di:
Bultmann, Derrida, Dilthey, Foucault, Gadamer, Geertz, Habermas, Hegel, Heidegger, Nietzsche, Pareyson, Peirce, Ricoeur, Rorty, Schelling, Schleiermacher, Spinoza, Thom, Vico, von Foerster
Biografia degli autori
G. Bertolotti
S. Natoli
Carlo Sini
Carlo Sini, docente di Filosofia teoretica all’Università degli studi di Milano, Accademico dei Lincei e membro dell’Institut International de Philosophie, è autore di I segni dell’anima (Laterza, 1989), Semiotica e filosofia (il Mulino, 1991), Etica della scrittura (il Saggiatore, 1992), Filosofia teoretica (Jaca Book, 1994), Filosofia e scrittura (Laterza, 1994), Gli abiti, le pratiche e i saperi (Jaca Book, 1996).