Il rimuginio è una forma di pensiero negativo e ripetitivo che negli ultimi decenni ha assunto un ruolo fondamentale tra i fattori psicologici identificati come perno della sofferenza emotiva nella maggior parte dei disturbi psicologici. Rimuginare significa preoccuparsi delle cose negative che possono accadere, ma anche riflettere continuamente sui propri errori, su ciò che desideriamo e non abbiamo, sulle ingiustizie subite.
Il rimuginio prolunga e intensifica la sofferenza psicologica, ostacola una naturale regolazione delle emozioni, soprattutto quando i pazienti non riescono a liberarsene o quando viene ritenuto utile o necessario.
Il testo ricapitola i risultati teorici, empirici e clinici della letteratura internazionale e del percorso di ricerca degli autori. Si propone un impianto teorico chiaro ed esaustivo sui processi cognitivi di base e sul ruolo della conoscenza metacognitiva. Si chiarisce inoltre come le forme del rimuginio si interfacciano con i disturbi psicologici e si mostra ai clinici come intervenire sulle credenze metacognitive che orientano il rimuginio e sugli aspetti comportamentali che lo mantengono nel tempo.
Il rimuginio prolunga e intensifica la sofferenza psicologica, ostacola una naturale regolazione delle emozioni, soprattutto quando i pazienti non riescono a liberarsene o quando viene ritenuto utile o necessario.
Il testo ricapitola i risultati teorici, empirici e clinici della letteratura internazionale e del percorso di ricerca degli autori. Si propone un impianto teorico chiaro ed esaustivo sui processi cognitivi di base e sul ruolo della conoscenza metacognitiva. Si chiarisce inoltre come le forme del rimuginio si interfacciano con i disturbi psicologici e si mostra ai clinici come intervenire sulle credenze metacognitive che orientano il rimuginio e sugli aspetti comportamentali che lo mantengono nel tempo.
Biografia degli autori
Gabriele Caselli
Gabriele Caselli, psicologo e psicoterapeuta, insegna presso la Scuola di specializzazione in psicoterapia cognitiva “Studi cognitivi” e presso la Sigmund Freud University. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Rimuginio (con G.M. Ruggiero, S. Sassaroli, 2017).Giovanni M. Ruggiero
Giovanni Maria Ruggiero, psichiatra e psicoterapeuta, dirige la Scuola di specializzazione in psicoterapia cognitiva “Psicoterapia cognitiva e ricerca” e insegna presso la Sigmund Freud University. Nelle nostre edizioni ha curato Psicoterapia cognitiva dell’ansia (con S. Sassaroli e R. Lorenzini, 2006) e ha pubblicato Terapia cognitiva (2011), Il colloquio in psicoterapia cognitiva (con S. Sassaroli, 2013) e Rimuginio (con G. Caselli, S. Sassaroli, 2017).Sandra Sassaroli
Sandra Sassaroli, psichiatra e psicoterapeuta, dirige la Scuola di specializzazione in psicoterapia cognitiva “Studi cognitivi” e insegna presso la Sigmund Freud University. Nelle nostre edizioni ha pubblicato La mente prigioniera (con R. Lorenzini, 2000), Il colloquio in psicoterapia cognitiva (con G.M. Ruggiero, 2013) e Rimuginio (con G. Caselli, G.M. Ruggiero, 2017) inoltre ha curato Psicoterapia cognitiva dell’ansia (con G.M. Ruggiero e R. Lorenzini, 2006).Rassegna stampa per Rimuginio
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pubblicato il: 01-07-2017
Io Donna
pubblicato il: 25-03-2017