Da sempre l’uomo si è pensato come “un grande miracolo”, a metà tra l’animale e il divino, abitatore della Terra e proteso verso il cielo, deliziato dallo spirito e tormentato dalla carne. Questa “ambivalenza”, almeno nella tradizione filosofica dell’Occidente, si è tradotta nel dualismo di anima e corpo, che rappresenta anche per la neurofisiologia, la psicologia e le scienze cognitive odierne una ferita ancora aperta. Nel suo volume, Giovanni Reale ricostruisce la genealogia di queste nozioni fondamentali, partendo da Omero e facendo tesoro delle parole di Aristofane, Socrate e Platone. Sorprendentemente, il lettore apprenderà che è stato solo definendo il concetto di anima che l’uomo si è reso davvero consapevole di avere un corpo – da studiare ed eventualmente da curare. Ed è proprio dal confronto con le pagine platoniche che possono scaturire intuizioni circa quella “salute” che tanto l’uomo contemporaneo ossessivamente persegue, spinto dal timore di averla smarrita per sempre. Perché i mali del corpo si possono curare solo curando i mali dell’anima.
Biografia dell'autore
Giovanni Reale
Giovanni Reale, uno dei massimi studiosi italiani nel campo della filosofia antica, ha pubblicato, nella collana Scienza e Idee, "Saggezza antica" (1995), "Corpo, anima e salute" (1999), "Quale ragione?" (con Dario Antiseri, 2001) e "Radici culturali e spirituali dell'Europa" (2003).