"Stelle, nascondete i vostri lumi!"Che la luce non veda i miei oscuri e profondi desideri." Così Macbeth censura il proprio immaginario; ma anche lui soccomberà alla seduzione della stregoneria. Non è nuovo che i potenti della Terra ricorrano a chi sa operare "malefici": come a suo tempo fece Saul nell'episodio biblico della "pitonessa di Endor" o il figlio di Pompeo nella storia della straga Erittonarrata da Lucano. Ma se i signori della politica osano rivolgersi persino alla negromanzia, empia arte che sembra cancellare la differenza tra il morto e il vivo, la ragione dei filosofi non abbassa la guardia.
Antichi sapienti o Padri della Chiesa, teologi medioevali o profeti della modernità non tralasciano occasione per accanirsi contro la figura che più di ogni altra incarna il mistero dell'ignoto e realizza la violazione sistematica di ogni ordine stabilito. Nel corso dei secoli tali condanne producono effetti inattesi: tramutano la pallida "evocatrice dei morti" da semplice strumento delle potenze infernali in una gagliarda ribelle "a Dio e alle sue leggi". Così i timori e gli incubi dei "filosofi" hanno popolato dei più strani oggetti l'officina del mago e la bottega della fattucchiera. Ancora oggi negli stereotipi più popolari gli indovini usano la sfera di cristallo, gli incantatori agitano la bacchetta magica e le streghe volano a cavallo di un manico di scopa. Questo libro rintraccia le origini di un'immagine che la filosofia non sempre è riuscita ad esorcizzare e che proietta la sua ombra anche nella nostra epoca, in cui dovrebbero aver trionfato scienza e tecnologia.
Il filosofo e la strega
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titolo | Il filosofo e la strega |
sottotitolo | La ragione e il mondo magico |
Autore | Paolo Lombardi |
Argomenti |
Filosofia Storia delle idee |
Collana | Scienza e idee, 26 |
Editore | Raffaello Cortina Editore |
Formato |
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Pagine | 200 |
Pubblicazione | 1997 |
ISBN | 9788870784404 |