Uno spettro si aggira per il mondo accademico occidentale... lo spettro del soggetto cartesiano. Nonostante tutti i tentativi del pensiero postmoderno di liberarsene, il “soggetto scabroso” continua a tormentare chiunque provi a sostenere un pensiero e una pratica politica fondati sulla pretesa di avere un effettivo potere di emancipazione e liberazione. In questo libro, che costituisce la più sistematica esposizione della sua teoria, Žižek propone di leggere tale questione a partire dal momento di “follia” insito nella scena del cogito, la condizione originaria del soggetto, da sempre e necessariamente incompleto, mancante, “fuori dai cardini”. L’autore segue con coerenza e rigore un percorso che lo porta a confrontarsi con il tentativo heideggeriano di superare la soggettività, con le elaborazioni politiche di stampo postalthusseriano (Laclau, Balibar, Rancière e, soprattutto, Badiou), con il femminismo decostruttivista (Butler) e con le teorizzazioni della “società del rischio” (Giddens e Beck), per giungere infine a invocare un verdetto di non colpevolezza per il soggetto cartesiano. Con la consueta arguzia e intelligenza, variando costantemente i piani del discorso e dei riferimenti, Žižek rilancia la scommessa dell’atto realmente e radicalmente politico nell’epoca del capitalismo globale e del suo supplemento ideologico: il multiculturalismo liberale.
Il soggetto scabroso
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Titolo | Il soggetto scabroso |
Sottotitolo | Trattato di ontologia politica |
Autore | Slavoj Zizek |
Argomenti |
Filosofia Politica |
Collana | Saggi, 29 |
Editore | Raffaello Cortina Editore |
Formato |
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Pagine | 528 |
Pubblicazione | 01/2003 |
ISBN | 9788870788211 |