Joan e Neville Symington espongono con estrema semplicità il pensiero clinico di Bion sottolineando la sua funzione di teoria delle emozioni e delle relazioni umane. I più importanti concetti teorici bioniani sono illustrati in relazione al loro valore clinico di strumenti per comprendere la fenomenologia della seduta analitica. Così alcuni temi emergono con particolare rilievo e chiariscono quale apporto originale, spesso rivoluzionario, abbia dato l’opera di Bion alla teoria e alla tecnica psicoanalitica.
Gli autori mettono in evidenza come in Bion il concetto di relazione sia sovraordinato al concetto freudiano di pulsione; come l’esperienza emotiva e i legami affettivi siano al centro di ogni relazione e siano letti in modo radicalmente diverso da quello proposto dal modello deterministico freudiano della “scarica pulsionale”. Proprio rispetto a questo tema, emerge la presenza diversa e fondamentale del corpo, dei suoi significati e dei suoi processi, all’interno dell’opera bioniana.
Le illustrazioni cliniche mostrano l’approccio bioniano a patologie gravi o gravissime, con momenti che collocano il lettore nel vivo del coinvolgimento – talvolta molto commovente – dell’incontro terapeutico. Anche per questa caratteristica Il pensiero clinico di Bion potrà essere di grande interesse, oltre che per psicologi e psicoanalisti, per tutti gli operatori che vivono quotidianamente a contatto con la patologia mentale grave.
Gli aurori
Joan e Neville Symington sono psicoanalisti, operano a Sydney, Australia.