Se all'improvviso fossimo privati della memoria, la nostra vita diventerebbe opaca, perderemmo la consapevolezza e la capacità di autovalutarci, non sapremmo riconoscere gli altri, e anche il nostro volto ci apparirebbe estraneo. La memoria autobiografica ci permette di ricordare episodi della nostra infanzia e adolescenza (a proposito, ricordate come avete imparato ad andare in bicicletta?) che compongono la trama della nostra vita: senza queste "memorie" del passato saremmo privi di identità, non avremmo radici e non avremmo nemmeno un futuro.
L'autrice
Tilde Giani Gallino insegna Psicologia dello sviluppo all'Università di Torino. Tra le sue numerose opere ricordiamo "La ferita e il re. Gli archetipi femminili della cultura maschile", pubblicato nella collana "Psicologia" nel 1986.