L'appuntamento è alle 17.30 in Aula Magna Manodori, UniMore, viale Allegri 9. Dialogherà con l'autore Cristina Guardiano.
L'incontro avviene nell'ambito della rassegna I martedì promossa dalla Libera Università Crostolo.
Dalla quarta di copertina
Edizione italiana a cura di Nicola Del Maschio
Può esistere una cosa come una lingua umana impossibile? Un biologo potrebbe definire impossibile un animale che contraddicesse le leggi fisiche della natura (l’entropia, per esempio, o la gravità). Esistono leggi simili in grado di condizionare le lingue? In questo libro, Andrea Moro, autorevole linguista e neuroscienziato, esplora l’esistenza delle lingue impossibili, alla ricerca dell’“impronta digitale” del linguaggio umano. L’autore ci conduce oltre i confini di Babele, attraverso l’insieme di proprietà che, al di là delle apparenze, tutte le lingue condividono, e indaga le fonti dell’ordine, facendo riferimento a esperimenti che egli stesso ha contribuito a progettare. Paragona la sintassi al rovescio di un arazzo, rivelandone la struttura nascosta, descrive il cervello come un setaccio e ascolta il suono del pensiero attraverso la registrazione dell’attività elettrica encefalica. Parole e frasi, ci dice, sono come sinfonie e costellazioni: non hanno contenuto proprio, esistono perché le ascoltiamo e le guardiamo. Siamo parte dei dati.
L'autore
Andrea Moro è professore di Linguistica generale presso la Scuola Universitaria Superiore (IUSS) di Pavia, dove ha fondato il centro di ricerca in Neuroscienze, epistemologia e sintassi teorica. Tra le sue pubblicazioni, Breve storia del verbo essere (Adelphi 2010) e Parlo dunque sono (Adelphi 2012).