Edizione italiana a cura di Nicola Del Maschio
Può esistere una cosa come una lingua umana impossibile? Un biologo potrebbe definire impossibile un animale che contraddicesse le leggi fisiche della natura (l’entropia, per esempio, o la gravità). Esistono leggi simili in grado di condizionare le lingue? In questo libro, Andrea Moro, autorevole linguista e neuroscienziato, esplora l’esistenza delle lingue impossibili, alla ricerca dell’“impronta digitale” del linguaggio umano. L’autore ci conduce oltre i confini di Babele, attraverso l’insieme di proprietà che, al di là delle apparenze, tutte le lingue condividono, e indaga le fonti dell’ordine, facendo riferimento a esperimenti che egli stesso ha contribuito a progettare. Paragona la sintassi al rovescio di un arazzo, rivelandone la struttura nascosta, descrive il cervello come un setaccio e ascolta il suono del pensiero attraverso la registrazione dell’attività elettrica encefalica. Parole e frasi, ci dice, sono come sinfonie e costellazioni: non hanno contenuto proprio, esistono perché le ascoltiamo e le guardiamo. Siamo parte dei dati.
Con questo libro Moro ha vinto nel 2017 la menzione onorevole al prestigioso premio americano PROSE, per l’eccellenza nella scienza, conferito da autorevoli accademici e personalità nel campo dell’editoria per la Association of American Publishers.
Può esistere una cosa come una lingua umana impossibile? Un biologo potrebbe definire impossibile un animale che contraddicesse le leggi fisiche della natura (l’entropia, per esempio, o la gravità). Esistono leggi simili in grado di condizionare le lingue? In questo libro, Andrea Moro, autorevole linguista e neuroscienziato, esplora l’esistenza delle lingue impossibili, alla ricerca dell’“impronta digitale” del linguaggio umano. L’autore ci conduce oltre i confini di Babele, attraverso l’insieme di proprietà che, al di là delle apparenze, tutte le lingue condividono, e indaga le fonti dell’ordine, facendo riferimento a esperimenti che egli stesso ha contribuito a progettare. Paragona la sintassi al rovescio di un arazzo, rivelandone la struttura nascosta, descrive il cervello come un setaccio e ascolta il suono del pensiero attraverso la registrazione dell’attività elettrica encefalica. Parole e frasi, ci dice, sono come sinfonie e costellazioni: non hanno contenuto proprio, esistono perché le ascoltiamo e le guardiamo. Siamo parte dei dati.
Con questo libro Moro ha vinto nel 2017 la menzione onorevole al prestigioso premio americano PROSE, per l’eccellenza nella scienza, conferito da autorevoli accademici e personalità nel campo dell’editoria per la Association of American Publishers.
Biografia dell'autore
Andrea Moro è professore di Linguistica generale presso la Scuola Universitaria Superiore (IUSS) di Pavia, dove ha fondato il centro di ricerca in Neuroscienze, epistemologia e sintassi teorica. Tra le sue pubblicazioni, Breve storia del verbo essere (Adelphi 2010) e Parlo dunque sono (Adelphi 2012).
Rassegna stampa per Le lingue impossibili
Mente e Cervello
pubblicato il: 01-01-2018
Il Sole 24 Ore
pubblicato il: 17-12-2017
alias - il manifesto
pubblicato il: 26-11-2017
il Mattino
pubblicato il: 04-11-2017
TTL - La stampa
pubblicato il: 14-10-2017
La Lettura - Corriere della Sera
pubblicato il: 08-10-2017
News che parlano di: Le lingue impossibili
Raffaello Cortina Editore propone ai lettori una promozione dedicata a 300 classici selezionati dal catalogo che hanno lasciato un segno nella storia delle idee e che saranno disponibili con il 20% di sconto dal 23 giugno al 22 luglio 2022.
Martedì 13 marzo Andrea Moro presenterà Le lingue impossibili a Reggio Emilia.
Tutti i libri, gli incontri e i nostri autori presenti a BookCity Milano 2017.
Tutti i libri, gli incontri e i nostri autori presenti a Bergamo Scienza 2017.