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Elisa. Io la volevo uccidere, ispirato a Io volevo ucciderla di Ceretti e Natali, alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia

Elisa. Io la volevo uccidere, ispirato a Io volevo ucciderla di Ceretti e Natali, alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia Elisa. Io la volevo uccidere, ispirato a Io volevo ucciderla di Ceretti e Natali, alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia

Il prossimo 4 settembre 2025, alla 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, sarà presentato in anteprima mondiale Elisa, il nuovo film di Leonardo Di Costanzo, liberamente tratto dal libro Io volevo ucciderla di Adolfo Ceretti e Lorenzo Natali, pubblicato dalla nostra casa editrice. Il film, con Barbara Ronchi nel ruolo della protagonista, porta sullo schermo la storia di Elisa intrecciando cinema e ricerca, narrativa ed esplorazione scientifica, in un dialogo intenso tra psichiatria, criminologia e giustizia. Al centro del progetto editoriale da cui il film trae ispirazione c’è il tema della violenza estrema, indagato attraverso la lente della psichiatria forense e della criminologia. Nel libro, Ceretti e Natali affrontano la vicenda di una donna condannata per omicidio con un approccio che unisce rigore scientifico e sensibilità umana, ponendo interrogativi cruciali sul rapporto tra follia, responsabilità e pena. “Io volevo ucciderla è un libro che mette in discussione le nostre certezze: non solo racconta una vicenda giudiziaria, ma invita a riflettere su cosa significhi davvero comprendere l’altro, anche quando ha compiuto un atto estremo”, dichiara l’editore Raffaello Cortina.  Con Elisa, Leonardo Di Costanzo amplifica questo sguardo portandolo al grande pubblico. L’anteprima veneziana diventa così occasione per riscoprire il libro e per riflettere su quanto i confini tra scienza, giustizia e arte possano dialogare e aprire nuove prospettive.

Io volevo ucciderla
Perché dare voce a chi agisce la violenza? Che cosa si intende conoscere? Può il reo, con la sua parola, accedere alla verità personale del suo gesto? Per altro verso: di che cosa parlano due criminologi quando, in carcere, incontrano una persona che ha commesso un omicidio efferato? Con quale metodologia costruiscono la loro conversazione?
La violenza vive di una doppia vita, quella rilevata nell’obiettività dei tassi di omicidio e quella che scorre nell’esperienza individuale di rei e vittime. In questo libro gli autori avvicinano una storia di vita violenta a partire da un approccio interazionista radicale.
La voce narrante è quella di una donna omicida che, in dialogo con i due criminologi, ci guida nel flusso dei ricordi della sua infanzia, dei legami familiari, degli incontri, per dare un possibile senso al suo gesto estremo. I tre interlocutori inaugurano così un vero e proprio spazio dialogico, una scena intima e, insieme, sociale, nella quale prende forma la cosmologia violenta dell’autrice del crimine.

Gli autori
Adolfo Ceretti insegna Criminologia all’Università di Milano-Bicocca ed è coordinatore scientifico dell’Ufficio di mediazione penale di Milano. Nelle nostre edizoni ha pubblicato Cosmologie violente (con L. Natali, 2009) e Io volevo ucciderla (con L. Natali, 2022).
Lorenzo Natali è professore associato di Criminologia presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Cosmologie violente (con A. Ceretti, 2009) e Io volevo ucciderla (con A. Ceretti, 2022).

Io volevo ucciderla

Per una criminologia dell’incontro

di Adolfo Ceretti, Lorenzo Natali

editore: Raffaello Cortina Editore

pagine: 442

Perché dare voce a chi agisce la violenza? Che cosa si intende conoscere? Può il reo, con la sua parola, accedere alla verità personale del suo gesto?

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