In occasione della pubblicazione del volume Jacques Lacan La clinica psicoanalitica: struttura e soggetto Massimo Recalcati terrà un ciclo di tre incontri intitolati La lezione clinica di Jacques Lacan - Follia, nevrosi e perversione
Secondo appuntamento lunedì 22 Febbraio alle ore 20.30 presso il Teatro Franco Parenti di Milano.
Tre lezioni sulla clinica psicoanalitica secondo Lacan: la libertà schiava del folle; l’esilio smarrito del nevrotico; la volontà determinata del perverso. In un tempo dove il ragionamento clinico sembra ridursi ad una serie di classificazioni anonime, Recalcati, con Lacan, ci riporta ad una clinica che rispetta la soggettività irriducibile dell’esistenza umana. Come una vita intreccia generativamente o smembra distruttivamente il desiderio, il godimento e la Legge?
Lunedì 15 febbraio 2016 | h 20.30: Follia
Lunedì 22 febbraio 2016 | h 20.30: Nevrosi
Lunedì 29 febbraio 2016 | h 20.30: Perversione
Programma
* h 20,30 Inizio dei lavori, saluti istituzionali, intervento del partner Enpap.
* h 21,00 Inizio della lezione magistrale
Avviso per gli psicologi
Sarà presente presso il teatro un operatore Enpap in grado di fornire informazioni riguardo la propria situazione previdenziale e ai servizi di assistenza previsti dall’ente.
L'iniziativa è organizzata in collaborazione con Irpa, Associazione Accademia Pons, Jonas Onlus, Ordine Psicologi Lombardia, Enpap.
Massimo Recalcati
Jacques Lacan
La clinica psicoanalitica: struttura e soggetto
Jacques Lacan è stato innanzitutto uno psicoanalista che ha dedicato la sua vita all’ascolto della sofferenza sintomatica dei pazienti e al rinnovamento della teoria e della clinica della psicoanalisi. Il suo impegno è stato costante e capace di frutti originalissimi per più di mezzo secolo. In questo libro viene offerto un ritratto articolato della clinica psicoanalitica seguendo i diversi tornanti che caratterizzano l’insegnamento di Lacan e la sua ripresa della lezione freudiana: la clinica delle psicosi (paranoia, schizofrenia, melanconia), quella delle nevrosi (isteria e nevrosi ossessiva), quella della perversione e la sua concezione della cura analitica. In un tempo in cui il rigore del ragionamento clinico sembra destinato a essere sostituito da classificazioni diagnostiche anonime e la pratica della cura da un’operazione disciplinare di normalizzazione, questo libro ricorda, con Lacan, che l’analisi è uno spazio radicale di libertà dove il soggetto può incontrare le impronte del proprio destino singolare. Massimo Recalcati conclude con questo secondo volume l’opera monografica dedicata al suo maestro.
Massimo Recalcati, tra i più noti psicoanalisti lacaniani in Italia, è membro dell’Associazione lacaniana italiana di psicoanalisi (Alipsi) e di Espace Analytique ed è direttore scientifico dell’irpa (Istituto di ricerca di psicoanalisi applicata). Insegna all’Università di Pavia. Le sue numerose pubblicazioni sono tradotte in diverse lingue. Nelle nostre edizioni ha pubblicato con successo L’uomo senza inconscio (2010), Cosa resta del padre? (2011), Ritratti del desiderio (2012), Non è più come prima (2014), oltre al primo volume Jacques Lacan. Desiderio, godimento e soggettivazione (2012).