Premio della Montagna Cortina 2025 a Daniele Zovi: “arriva al culmine di un percorso alto e intenso, restituendoci, attraverso un nuovo punto di vista sull’arco alpino, la sorpresa e la meraviglia dell’ignoto nostro vicino. E dei pericoli che minacciano questa bellezza”. La cerimonia di procmalazione si terrà sabato 23 agosto.


Dal comunicato stampa del Premio:
I Giurati del Premio della Montagna hanno premiato il libro di Daniele Zovi, “Sulle Alpi” (Raffaello Cortina). Un itinerario che è anche interiore, alla scoperta di un mondo vicino e al tempo stesso lontano, simbolico e reale, attraverso l’arco alpino. Dagli erbari di Camillo Sbarbaro al passo del Monginevro probabilmente attraversato da Annibale e i suoi elefanti, dalla luce del Monte Bianco descritta da Goethe alle sculture di Marco Martalar, leoni, aquile, draghi costruiti con i resti dei boschi devastati dalla tempesta Vaia. Il tutto osservando la natura, ascoltando gli animali, scoprendo il silenzio, immagina le vite degli altri.
I Giurati del Premio della Montagna hanno premiato il libro di Daniele Zovi, “Sulle Alpi” (Raffaello Cortina). Un itinerario che è anche interiore, alla scoperta di un mondo vicino e al tempo stesso lontano, simbolico e reale, attraverso l’arco alpino. Dagli erbari di Camillo Sbarbaro al passo del Monginevro probabilmente attraversato da Annibale e i suoi elefanti, dalla luce del Monte Bianco descritta da Goethe alle sculture di Marco Martalar, leoni, aquile, draghi costruiti con i resti dei boschi devastati dalla tempesta Vaia. Il tutto osservando la natura, ascoltando gli animali, scoprendo il silenzio, immagina le vite degli altri.
“Nel suo ultimo libro, che arriva al culmine di un percorso intenso e alto tra boschi, alberi, nevi, silenzi e rumori, Daniele Zovi offre ai lettori il suo percorso sentimentale e conoscitivo attraverso quelle che riteniamo, forse a torto, le montagne più conosciute e meno misteriose del mondo. E invece è compito di un grande scrittore restituirci, attraverso un nuovo punto di vista, la sorpresa e la meraviglia dell’ignoto vicino, delle foreste selvagge, dell’incanto di origine buzzatiana per le nostre Dolomiti, e dei pericoli, climatici e non solo, che minacciano questa bellezza”, commentano i giurati del Premio dell Montagna, guidati da Marina Valensise, in attesa della motivazione completa del Premio.
Due giurie di eccellenza hanno lavorato nelle scorse giornate per consegnare il risultato. La prima a riunirsi è stata la giuria del Premio Cortina, guidata da Gian Arturo Ferrari, con Camilla Baresani, Paolo Mieli, Dino Tabacchi, Giuseppe Zaccaria.
A seguire si è riunita la giuria del Premio della Montagna, presieduta da Marina Valensise, insieme ad Angela Alberti, Marco Ghedina, Roberto Santachiara, la Famiglia Sovilla.
Responsabile del Premio è Francesco Chiamulera.
Le giurie hanno ricordato commosse Vera Slepoj, Presidente e cofondatrice del Premio.



