«Un giorno senza un sorriso è un giorno perso», diceva Charlie Chaplin, ed è proprio La Sapienza del Sorriso il tema dell'ottava edizione di Torino Spiritualità.
Negli oltre 100 incontri in programma si indagherà il sorriso come straordinaria predisposizione dell’animo a sollevarsi sulla pesantezza del mondo per accedere alla profondità del pensiero, entrare in relazione con l'altro, aprire nuovi sentieri di conoscenza, ricerca e condivisione.
Tutti gli appuntamenti con i nostri autori.
Massimo Recalcati (Ritratti del desiderio)
Sabato 29 settembre ore 11,30 - Cortile di palazzo Carignano
Roberta De Monticelli (La questione civile)
Domenica 30 settembre ore 15,30 - Cavallerizza Reale, Maneggio
David Le Breton (Il sapore del mondo)
Domenica 30 settembre ore 15,30 - Chiesa di San Filippo Neri
Sabato 29 settembre ore 11,30 - Cortile di palazzo Carignano
Massimo Recalcati
Guai a chi è solo e cade
Narcisismo, cinismo, individualismo, culto dell’autorealizzazione, sono imperativi che confinano in spazi angusti gli affetti più intimi, gli interessi della comunità e i legami sociali. Ponendo se stessi al centro del mondo si perde il valore della reciprocità e si dimentica che nella caduta, oggi come ieri, è prezioso avere accanto chi ti sollevi.
Domenica 30 settembre ore 15,30 - Cavallerizza Reale, Maneggio
Roberta De Monticelli
Liberi tutti. Giocare tra norme e libertà
Ogni gioco è soprattutto un atto libero, che chiama in causa la nostra capacità di decidere e di mettere al mondo qualcosa di nuovo, poiché è attraverso ciascuna decisione che costruiamo la nostra unicità. Ma siamo davvero liberi di scegliere come giocare? E che cosa si nasconde esattamente dietro alla parola “libertà”?
I LIBRI DI ROBERTA DE MONTICELLI
Domenica 30 settembre ore 15,30 - Chiesa di San Filippo Neri
David Le Breton
Antropologia del sorriso
Associare il sorriso solo alla gioia e al piacere sarebbe troppo semplice. Il suo significato cambia e, a seconda delle circostanze e dei luoghi, può accompagnare la sorpresa, l’imbarazzo, il disprezzo e perfino la tristezza. Il sorriso non è un automatismo inscritto una volta per tutte nella natura dell’uomo ma è espressione di una ritualità, di una simbologia del corpo che si rinnova.



