Lungi dall’essere una qualità innata dell’individuo o della società, la resilienza si sviluppa in un complesso di circostanze relazionali, sociali e culturali che si traducono sempre in meccanismi epigenetici, tali per cui la principale forma di protezione verso circostanze avverse future risulta essere l’attaccamento sicuro. E come si costruiscono individui con attaccamenti sicuri? Curando i primi anni di vita, da un lato, con adeguate pratiche relazionali e sociali e, dall’altro, mettendo in sicurezza gli individui che sono stati esposti a relazioni traumatiche per lungo tempo. Mucci infatti mostra come traumatizzazioni, violenze, gravi deprivazioni, mancate elaborazioni del lutto e difficoltà nello sviluppo psicobiologico non siano innate, ma si trasmettano alle generazioni successive, creando cicli di ripetizione di abuso e violenza che sfociano nell’accanimento contro gli altri umani e persino contro l’intero pianeta. A questo si aggiunge l’aggravante che solo i traumi da mano umana, a differenza di quelli dovuti a catastrofi naturali o incidenti, creano quella struttura frammentata della mente che chiamiamo dissociazione, a cui si accompagna, oltre alla derealizzazione e spesso al diniego, la mancanza di memoria, rendendo più difficile e urgente intervenire. Creare pratiche politiche, sociali e psicologiche di resilienza per spezzare queste dinamiche è possibile, ma implica consapevolezza, responsabilità e volontà di offrire risorse alle nuove generazioni e, allo stesso tempo, richiede di riparare il ciclo di ripetizione intergenerazionale che dobbiamo e possiamo interrompere. Connectedness, capacità di memoria, riparazione traumatica intergenerazionale sono forme necessarie e co-costruite per creare una “comunità di testimonianza” e contribuire a costruire un futuro ancora possibile, non solo per gli esseri umani, per tutto il pianeta.
Biografia dell'autore
Clara Mucci
Clara Mucci è professore ordinario di Psicologia dinamica presso l’Università degli Studi di Bergamo e psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Trauma e perdono (2014), Corpi borderline (2019) e Riparare il futuro (2024).