Edizione italiana a cura di Carlo Montaleone
Le due conferenze inedite riunite in questo libro danno testimonianza della parola pubblica del più celebre antropologo francese e ci consentono di valutare il posto che il pensiero di Montaigne occupa nel percorso intellettuale di Lévi-Strauss, offrendo una visione nuova dell’opera dell’antropologo.
Nel 1937 Lévi-Strauss è a Parigi e tiene una conferenza stupefacente: collocandosi sotto l’egida di Montaigne, proclama il carattere rivoluzionario dell’antropologia. Ma questa conferenza è importante anche per un altro motivo: attesta l’esistenza, finora sconosciuta, di un momento diffusionista nella riflessione del grande studioso.
Nel 1992, in uno dei suoi ultimi interventi pubblici, Lévi-Strauss torna a parlare della sua ammirazione per Montaigne e ci lascia intravvedere l’aspetto che, ai suoi occhi, connette Montaigne a Rousseau.
Biografia dell'autore
Claude Lévi-Strauss
Claude Lévi-Strauss (1908-2009), massimo teorico dello strutturalismo applicato agli studi antropologici, è uno dei più grandi intellettuali del Novecento. La sua opera, che ha indagato alcuni temi fondamentali dell’agire umano, come i sistemi di parentela e il pensiero mitico, costituisce un cardine delle scienze umane contemporanee.
