Nel grande "disordine sotto il cielo" che costituì nei tre reami di Inghilterra, Scozia e Irlanda la prima delle rivoluzioni moderne (1640-1660) si formano le teorie della cittadinanza e della rappresentanza politica. Un profondo sommovimento, ideale prima ancora che economico e socialepalsma i tratti distintivi di quella che sarà la nostra stessa modernità: macchina statel e garanzie per l'individuo, rivalutazione della vita interiore e passione per l'agire pubblic. John Warr è uno dei più significativi interpreti della fantasia politica dei Radicali, cioè di coloro che in nome di Cristo volevano troncare "rami e radici" di qualsiasi "pianta non piantata dal Padre Nostro Celeste". Nei tre pamphlet che qui presentiamo si intrecciano diritto di resistenza, sancio utopico, spirito iconoclastico. La spietata critica che Warr muove al formalismo religioso e giuridico e la sua analisi dei meccanismi della corruzione sono oggi un punto di riferimento per qualsiasi pensiero democratico che ritenga suo primo dovere opporsi a ogni tipo di potere che si arroghi il monopolio della verità e dell'informazione.
Nota introduttiva di Giulio Giorello
Nota introduttiva di Giulio Giorello