Vi è mai capitato, a scuola o durante una riunione, di guardare con occhi sognanti fuori dalla finestra? Se gli altri se ne fossero accorti, avreste comunque potuto replicare che non c’era nulla di strano nel vostro comportamento, poiché la scienza insegna che la nostra mente divaga per circa metà del tempo.
È un problema? Michael Corballis sostiene di no. Gli studi più recenti indicano che il vagare con la mente rappresenta una fonte da cui traggono alimento sia la nostra facoltà immaginativa e creativa sia la nostra capacità di condividere pensieri ed emozioni con gli altri.
Viaggiamo con la mente nel tempo e nello spazio, vaghiamo senza meta nei sogni ed elaboriamo piani, tutto questo grazie alla nostra capacità di divagare, una capacità che ci rende unici, sia come specie sia come individui.
È un problema? Michael Corballis sostiene di no. Gli studi più recenti indicano che il vagare con la mente rappresenta una fonte da cui traggono alimento sia la nostra facoltà immaginativa e creativa sia la nostra capacità di condividere pensieri ed emozioni con gli altri.
Viaggiamo con la mente nel tempo e nello spazio, vaghiamo senza meta nei sogni ed elaboriamo piani, tutto questo grazie alla nostra capacità di divagare, una capacità che ci rende unici, sia come specie sia come individui.
Biografia dell'autore
Michael C. Corballis
Michael C. Corballis (1936-2021) è stato professore di Psicologia all’Università di Auckland, Nuova Zelanda. Nella collana Scienza e Idee ha pubblicato Dalla mano alla bocca (2008) e La mente che vaga (2016).Rassegna stampa per La mente che vaga
La Repubblica
pubblicato il: 10-12-2016
Style Magazine (Corriere della Sera)
pubblicato il: 29-11-2016
La Lettura - Corriere della Sera
pubblicato il: 20-11-2016
News che parlano di: La mente che vaga
La casa editrice ricorda Michael Corballis (1936-2021).