“Bisogna dunque”, scrive Foucault, “analizzare la specificità della malattia mentale facendo credito all’uomo stesso e non alle astrazioni sulla malattia. Bisogna ricercare le forme concrete che la psicologia le ha assegnato, e poi determinare le condizioni che hanno reso possibile questo strano statuto della follia, malattia mentale irriducibile a ogni malattia.”
Questo è il programma di un piccolo libro che segna l’esordio, nel 1954, di Foucault sulla scena culturale. Nel 1962, dopo il grande libro sulla Storia della follia, Foucault ne riscrive completamente la seconda parte e afferma che la follia è una struttura globale dell’esperienza umana, concludendo così: “La psicologia non potrà mai domare la follia”. Letto oggi, questo libro si rivela molto prezioso, anticipa e condensa con estrema chiarezza i temi complessi della Storia della follia, rilancia la questione della follia che Foucault non abbandonerà mai e che resta un interrogativo centrale della nostra cultura.
Biografia dell'autore
Michel Foucault
Michel Foucault (1926-1984) è stato uno dei maggiori maître del pensiero francese del dopoguerra. Ha elaborato in modo originale i rapporti tra sapere e potere in libri ormai classici come Storia della follia (1961), Nascita della clinica (1963), Le parole e le cose (1966), L’archeologia del sapere (1969), Sorvegliare e punire (1975), La volontà di sapere (1976). Ci ha lasciato in eredità un metodo di indagine e alcuni chiarimenti decisivi per capire come funziona il mondo in cui viviamo. Nelle nostre edizioni sono stati pubblicati Malattia mentale e psicologia (1997), Il sogno (2003) e Follia e psichiatria (2006).