Antonio Prete, di cui è uscito recentemente nelle nostre edizioni Nostalgia, sarà al Festival dell'autobiografia che si svolgerà ad Anghiari dal 31 agosto al 2 settembre. La direzione scientifica del Festival è affidata a Duccio Demetrio, fondatore della LUA - Libera Università dell'Autobiografia di Anghiari.
Prete incontrerà i lettori venerdì 31 alle 18.00 al Teatro di Anghiari per la lectio Il tempo nel pensiero poetante.
Domenica 2 settembre invece alle 12.00 Prete riceverà il Premio per la saggistica letteraria. Eugenio Borgna (di cui abbiamo pubblicato L'arcobaleno sul ruscello) riceverà invece il Premio città dell'autobiografia.
Dalla quarta di copertina
Nostalgia è dolore per un ritorno che si mostra con l’iridescenza del miraggio e insieme con l’amarezza dell’impossibile. Nostalgia è parola moderna: il neologismo, coniato da Johannes Hofer nel 1688 in una dissertazione presentata all’Università di Basilea, designava la malattia che colpiva i soldati svizzeri in servizio presso guarnigioni straniere. Studiata a lungo come malattia nei trattati di medicina militare, la nostalgia ha nella modernità un cammino analogo a quello dell’antica malinconia: il passaggio da malattia a sentimento, che avviene nell’Europa ottocentesca di esuli e migranti. Di questa storia si presentano qui, oltre all’atto di nascita, le stazioni, le svolte, i testi rilevanti. La nuova edizione allarga le presenze di testi d’autore e aggiunge un saggio sui rapporti tra nostalgia e poesia. Perché nella poesia possiamo scorgere le forme in cui quel tempo che è perduto può rinascere, trovando nella lingua il suo ritmo, la sua casa.
L'autore
Antonio Prete, critico letterario, saggista e poeta, ha insegnato letterature comparate all'Università di Siena e tenuto corsi e seminari in molte Università europee e americane. Tra i suoi saggi Il pensiero poetante (1980), Finitudine e infinito (1998), Trattato della lontananza (2008), Il cielo nascosto. Grammatica dell'interiorità (2016). Nel 2017 ha vinto il premio Mondello per la critica letteraria.
Prete incontrerà i lettori venerdì 31 alle 18.00 al Teatro di Anghiari per la lectio Il tempo nel pensiero poetante.
Domenica 2 settembre invece alle 12.00 Prete riceverà il Premio per la saggistica letteraria. Eugenio Borgna (di cui abbiamo pubblicato L'arcobaleno sul ruscello) riceverà invece il Premio città dell'autobiografia.
Dalla quarta di copertina
Nostalgia è dolore per un ritorno che si mostra con l’iridescenza del miraggio e insieme con l’amarezza dell’impossibile. Nostalgia è parola moderna: il neologismo, coniato da Johannes Hofer nel 1688 in una dissertazione presentata all’Università di Basilea, designava la malattia che colpiva i soldati svizzeri in servizio presso guarnigioni straniere. Studiata a lungo come malattia nei trattati di medicina militare, la nostalgia ha nella modernità un cammino analogo a quello dell’antica malinconia: il passaggio da malattia a sentimento, che avviene nell’Europa ottocentesca di esuli e migranti. Di questa storia si presentano qui, oltre all’atto di nascita, le stazioni, le svolte, i testi rilevanti. La nuova edizione allarga le presenze di testi d’autore e aggiunge un saggio sui rapporti tra nostalgia e poesia. Perché nella poesia possiamo scorgere le forme in cui quel tempo che è perduto può rinascere, trovando nella lingua il suo ritmo, la sua casa.
L'autore
Antonio Prete, critico letterario, saggista e poeta, ha insegnato letterature comparate all'Università di Siena e tenuto corsi e seminari in molte Università europee e americane. Tra i suoi saggi Il pensiero poetante (1980), Finitudine e infinito (1998), Trattato della lontananza (2008), Il cielo nascosto. Grammatica dell'interiorità (2016). Nel 2017 ha vinto il premio Mondello per la critica letteraria.