acques Lacan è stato il più grande pensatore del soggetto di tutto il Novecento.
Nessuno come lui è riuscito a fare propria e a sviluppare con forza e originalità tutte le conseguenze che il doppio trauma provocato da Freud – quello del soggetto dell’inconscio e quello della pulsione di morte – ha rappresentato per la ragione occidentale.
Lacan ritorna su questo doppio trauma interrogandosi su cosa renda la vita degna di essere vissuta. Il suo interesse è calamitato dal problema etico della realizzazione del desiderio più che dalla mancanza costitutiva che lo abita.
Come si può perseguire il proprio desiderio per tendere alla sua realizzazione nonostante, come direbbe Freud, il programma della felicità non sia contemplato nel disegno generale dell’universo?
Come si può dare senso all’esistenza se essa è, nel suo fondo, priva di senso? Come, insomma, si può vivere senza perdere il sorriso?"
Massimo Recalcati
Jacques Lacan è stato il più grande pensatore del soggetto di tutto il Novecento. Nessuno come lui è riuscito a fare propria e a sviluppare con forza e originalità tutte le conseguenze che il doppio trauma provocato da Freud – quello del soggetto dell’inconscio e quello della pulsione di morte – ha rappresentato per la ragione occidentale.
Lacan ritorna su questo doppio trauma interrogandosi su cosa renda la vita degna di essere vissuta. Il suo interesse è calamitato dal problema etico della realizzazione del desiderio più che dalla mancanza costitutiva che lo abita.
Come si può perseguire il proprio desiderio per tendere alla sua realizzazione nonostante, come direbbe Freud, il programma della felicità non sia contemplato nel disegno generale dell’universo?
Come si può dare senso all’esistenza se essa è, nel suo fondo, priva di senso? Come, insomma, si può vivere senza perdere il sorriso?"
Massimo Recalcati
acques Lacan è stato il più grande pensatore del soggetto di tutto il Novecento.
Nessuno come lui è riuscito a fare propria e a sviluppare con forza e originalità tutte le conseguenze che il doppio trauma provocato da Freud – quello del soggetto dell’inconscio e quello della pulsione di morte – ha rappresentato per la ragione occidentale.
Lacan ritorna su questo doppio trauma interrogandosi su cosa renda la vita degna di essere vissuta. Il suo interesse è calamitato dal problema etico della realizzazione del desiderio più che dalla mancanza costitutiva che lo abita.
Come si può perseguire il proprio desiderio per tendere alla sua realizzazione nonostante, come direbbe Freud, il programma della felicità non sia contemplato nel disegno generale dell’universo?
Come si può dare senso all’esistenza se essa è, nel suo fondo, priva di senso? Come, insomma, si può vivere senza perdere il sorriso?"
Massimo Recalcati