Per rendere giustizia è necessario innanzitutto trovarsi nelle condizioni di giudicare. Tale è la funzione del rituale giudiziario: fissare le regole del gioco, istituire gli attori, delimitare uno spazio che ponga un argine all’indignazione morale. Ma accade a volte che le forze oscure del rituale, invece di servire la giustizia, trascinino verso l’ingiustizia: l’accusato rischia di essere travolto da quello stesso cerimoniale concepito per metterlo al riparo dalla vendetta popolare.
Volere il bene e fare il male: è questa l’esperienza tragica della giustizia con cui Antoine Garapon intesse un dialogo serrato, esplorando i diversi aspetti del rituale giudiziario.
Biografia dell'autore
Antoine Garapon
Antoine Garapon, già giudice minorile, membro del comitato editoriale della rivista filosofica Esprit, esplora da anni, anche attraverso le attività di ricerca e formazione dell’Institut des Hautes Études sur la Justice, che dirige a Parigi, le interazioni tra scenari istituzionali ed evoluzione del diritto e della giustizia. Il suo approccio coniuga lo strumentario del giurista e del filosofo del diritto con quello delle scienze antropologiche, sociologiche e politiche. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Del giudicare. Saggio sul rituale giudiziario (2007) e Chiudere i conti con la storia. Colonizzazione, schiavitù, Shoah (2009).