Il libro si pone come il tentativo di rivisitare i principali aspetti della teoria e della tecnica della psicoanalisi infantile alla luce degli sviluppi kleiniani e in particolare alla luce del “cambiamento catastrofico” dovuto al pensiero di Bion, la cui opera è considerata come un’espansione dei modelli kleiniano e freudiano, da cui trae origine e vitalità. L’autore cerca di realizzare il proprio progetto avvalendosi soprattutto di situazioni cliniche, che mostrano in presa diretta l’analista e il paziente al lavoro. Sono considerate le principali modalità espressive del bambino nella stanza d’analisi (il disegno, il gioco, il sogno, il dialogo), in un’ottica che, partendo dalla relazione e transitando attraverso i concetti di “campo” e “insaturità”, approda a una nuova concettualizzazione dei personaggi e dei fatti della seduta, considerati nella loro qualità di “ologrammi affettivi”, ovvero come espressione sincretica e dinamica dell’interazione tra il funzionamento mentale del paziente e quello dell’analista al lavoro; vertice in oscillazione con quelli più classici che considerano i personaggi come appartenenti alla storia o al mondo interno del bambino.
Biografia dell'autore
Antonino Ferro
Antonino Ferro, full member dell’International Psychoanalytic Association, è stato presidente della Società psicoanalitica italiana (SPI). Nel 2007 ha ricevuto il prestigioso premio internazionale “Mary Sigourney”. Nelle nostre edizioni ha pubblicato, fra gli altri, Tecnica e creatività (2006), Evitare le emozioni, vivere le emozioni (2007), Le viscere della mente (2014), Pensieri di uno psicoanalista irriverente (2017) e Vitalità e gioco in psicoanalisi (con G. Civitarese, 2020).Eventi collegati a La tecnica nella psicoanalisi infantile
Casa della psicologia / online, il 20.09.2021 alle ore 21.00, www.opl.it, Milano