Stregoneria, oracoli e magia tra gli Azande

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Stregoneria, oracoli e magia tra gli Azande
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Stregoneria, oracoli e magia tra gli Azande, basato sulle ricerche condotte negli anni ’20 da Evans-Pritchard in Africa, è un’opera fondamentale in ambito etnografico e un classico dell’antropologia culturale e sociale. Combinando la pratica etnografica con elaborate riflessioni teoriche, il testo ha stimolato il dibattito anche al di fuori dei confini disciplinari e costituisce un punto di riferimento per chiunque si occupi di credenze sulla stregoneria e, più in generale, di problemi relativi alla razionalità in culture diverse dalla nostra.
Le concezioni di stregoneria e magia, nonché le pratiche oracolari e divinatorie degli Azande – un insieme di popolazioni di lingua sudanese stanziate fra il Sudan e il Congo attuali –, sono presentate come un complesso strutturato, coerente e logicamente necessario, non riducibili alla dicotomia vero/falso. A partire da quest’opera il pensiero cosiddetto “primitivo” non è più analizzabile secondo la sua presunta natura pre-razionale o pre-logica, ma in relazione alla società che lo esprime.

 

Biografia dell'autore

Edward E. Evans Pritchard

Edward E. Evans-Pritchard, antropologo capofila della scuola britannica, è stato allievo di Malinowski e di Radcliffe-Brown, a cui succedette alla cattedra di Antropologia sociale dell’Università di Oxford. Noto per le sue ricerche sulle società africane, sull’organizzazione politica, sulla parentela e sulla religione, tra le sue opere disponibili in italiano ricordiamo: Introduzione all’antropologia sociale (Bari 1971), Teorie sulla religione primitiva (Firenze 1971) e I Nuer: un’anarchia ordinata (Milano 1979).

Rassegna stampa per Stregoneria, oracoli e magia tra gli Azande

Pandemia e stregoneria come ai tempi dell'AIDS.
Nelle società tradizionali la magia spiega l'inspiegabile.