Nella Storia della follia - osserva Jacques Derrida - Foucault aveva scritto che bisogna "essere giusti con Freud". Quali sono le implicazioni di questa affermazione? Cosa dovremmo restituire a Freud e perché "bisogna" farlo? In un saggio di straordinaria tensione filosofica, Derrida tenta una risposta: un inizio di risposta, o l'inizio di un dialogo ormai mancato (perché Foucault non può più replicare), in cui si disegna il luogo doppio e paradossale della psicoanalisi, una specie di "cerniera" o di porta che apre e chiude, di pendolo. Il luogo di una logica diversa in cui anche Foucault non ha potuto fare a meno di installarsi. Ma della quale noi stessi abbiamo bisogno perché è anche, necessariamente, il nostro luogo. Sullo sfondo, inaggirabile, ricompare il problema del potere, ora però associato alla questione della morte, in quella "perpetua spirale" del potere e del piacere nella quale Freud ha osato una volta affondare lo sguardo.
Essere giusti con Freud

titolo | Essere giusti con Freud |
sottotitolo | La storia della follia nell’età della psicoanalisi |
Autore | Jacques Derrida |
Argomenti |
Filosofia Psicoterapia e Psicoanalisi Psicoanalisi |
Collana | Minima, 23 |
Editore | Raffaello Cortina Editore |
Formato |
![]() |
Pagine | 116 |
Pubblicazione | 01/1994 |
ISBN | 9788870782745 |