In un mondo in trasformazione accelerata, un cambio di scala colpisce e riconfigura le nostre esistenze individuali e collettive. In questo nuovo ambiente, l’antropologia ha d’ora in avanti l’immenso compito di criticare l’insieme ancora proteiforme che chiamiamo il mondo globale.
Marc Augé ritorna qui sulle categorie dello spazio e del tempo, in particolare attraverso la nozione di tempo morto nella sua relazione con quella di nonluogo, per interrogarsi sui rapporti tra senso sociale e libertà individuale nel mondo contemporaneo. L’antropologo contribuisce in tal modo allo sforzo di lucidità critica di cui l’umanità ha bisogno oggi più che mai, se davvero vuole un giorno potersi dichiarare non più globale ma totale, nel senso in cui la intende Mauss, vale a dire intelligente, lucida, ambiziosa e solidale.
Robinson - La Repubblica
pubblicato il: 28-05-2017
Addio Marc Augé.
Tutti i libri, gli incontri e i nostri autori presenti al Festival della Filosofia 2017, in programma a Modena, Carpi e Sassuolo.
Giovedì 12 gennaio alle 18,00 Marc Augé sarà al Teatro Biondo di Palermo.