Il silenzio in questione vorrebbe suggerire un atteggiamento da tenere in filosofia. Non riguarda né la contemplazione né qualche forma di ritiro spirituale in se stessi, ma vuole portare l'attenzione sullo scarto che esiste tra l'udire e l'ascoltare, tra il significato che crediamo subito di poter afferrare e l'alone di insignificanza di cui riteniamo a torto di poter tranquillamente fare a meno. Costeggiando una zona filosofica tra Husserl e Heidegger, i saggi contenuti in questo libro tentano di addestrare il lettore a scansare l'effetto di verità che sembra implicito nella parola filosofica e, poi, ad abitare questa stessa parola introducendovi, a propria volta, qualcosa come un silenzio. Così, i dibattuti temi della metafora, della narrazione in rapporto al discorso filosofico, della divaricazione tra parola poetica e parola filosofica rientrano - non senza un occhio di riguardo a Jung e Freud - in ciò che qui si propone di individuare come un utile esercizio del fare silenzio, nell'orizzonte di una ricerca, che si potrebbe chiamare: per un'etica del pensiero debole.
L'esercizio del silenzio
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titolo | L'esercizio del silenzio |
Autore | P. Aldo Rovatti |
Argomento | Filosofia |
Collana | Minima, 9 |
Editore | Raffaello Cortina Editore |
Formato |
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Pagine | 140 |
Pubblicazione | 01/1992 |
ISBN | 9788870782097 |