Arjun Appadurai, di cui pubblicheremo a ottobre il nuovo saggio Fallimento, sarà ospite di About a City - A Human Place. L'incontro si terrà in streaming presso la Fondazione Feltrinelli di Milano alle 19.00 del 18 settembre.
Ulteriori dettagli sulla pagina dedicata all'evento sul sito ufficiale.
Arjun Appadurai
Arjun Appadurai è professore di Media, Culture and Communication alla New York University. È inoltre membro dell’Accademia americana delle arti e delle scienze e dell’Institute for Public Knowledge di New York. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Modernità in polvere (2012), Il futuro come fatto culturale (2014), Scommettere sulle parole (2016) e Fallimento (con N. Alexander, 2020).
Ulteriori dettagli sulla pagina dedicata all'evento sul sito ufficiale.
Arjun Appadurai
Arjun Appadurai è professore di Media, Culture and Communication alla New York University. È inoltre membro dell’Accademia americana delle arti e delle scienze e dell’Institute for Public Knowledge di New York. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Modernità in polvere (2012), Il futuro come fatto culturale (2014), Scommettere sulle parole (2016) e Fallimento (con N. Alexander, 2020).
Fallimento
Wall Street e la Silicon Valley – i due mondi paralleli al centro di questo studio – propagano l’illusione che nell’era di un “flusso” ininterrotto la scarsità possa venire eliminata. Appadurai e Alexander rispondono con una teoria del fallimento abituale e strategico, prendendo in esame temi come il debito, la crisi, i divari digitali e la (dis)connettività.
Muovendosi a cavallo tra l’obsolescenza programmata e la precarietà deliberata delle tecnologie digitali da un lato e, dall’altro, la logica di una Grande Recessione nella quale alcuni erano “troppo grandi per fallire”, obiettano che il senso di fallimento è una dimensione reale, e produce sofferenze concrete. Eppure il fallimento non è una qualità autoevidente di progetti, istituzioni, tecnologie o vite, per cui è urgente procedere a un riesame innovativo delle condizioni che ci inducono a dimenticare una successione ininterrotta di crolli e avarie. Interrogando quei momenti di oblio, il libro propone un’originale teoria pluristratificata del fallimento, accompagnata da una teoria generale della mancata presa di coscienza, della memoria e dei nuovi sistemi di controllo in gestazione.