Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) comporta profonde sofferenze e gravi difficoltà esistenziali e relazionali, inizia in età precoce e tende a cronicizzare, compromettendo l’intera esistenza. In Italia ne soffre circa un milione di persone, e costituisce quindi un importante problema sanitario: la psicoterapia, in particolare la terapia cognitivo-comportamentale, è di efficacia dimostrata e complessivamente più risolutiva degli psicofarmaci.
Questo volume, scritto da professionisti che da vent’anni collaborano allo studio e alla terapia del disturbo ossessivo-compulsivo, presenta un modello di comprensione del disturbo e della sua cura ben definito e fondato sui risultati della ricerca sperimentale. La lettura è strettamente cognitivista, basata sui concetti di rappresentazione e scopo.
Il DOC consiste fondamentalmente nei tentativi di prevenire o neutralizzare una colpa che, a causa di esperienze infantili, è rappresentata come catastrofica. Tali tentativi generano, al di là delle intenzioni della persona, conseguenze intrapsichiche e interpersonali che mantengono e aggravano il disturbo stesso. La cura utilizza come strategia principale l’accettazione dei rischi percepiti dalla persona e la riduzione della sua vulnerabilità al senso di colpa.
IL CURATORE
Francesco Mancini, neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta, dirige la Scuola di Psicoterapia Cognitiva (SPC) di Roma e l’Associazione di Psicologia Cognitiva (APC) ed è professore associato di Psicologia clinica presso l’Università Guglielmo Marconi di Roma. È autore di numerose pubblicazioni in riviste internazionali e per le nostre edizioni ha curato Teoria e clinica del perdono (con B. Barcaccia, 2013), Il disturbo da accumulo (con C. Perdighe, 2015) e La mente ossessiva (2016).
Questo volume, scritto da professionisti che da vent’anni collaborano allo studio e alla terapia del disturbo ossessivo-compulsivo, presenta un modello di comprensione del disturbo e della sua cura ben definito e fondato sui risultati della ricerca sperimentale. La lettura è strettamente cognitivista, basata sui concetti di rappresentazione e scopo.
Il DOC consiste fondamentalmente nei tentativi di prevenire o neutralizzare una colpa che, a causa di esperienze infantili, è rappresentata come catastrofica. Tali tentativi generano, al di là delle intenzioni della persona, conseguenze intrapsichiche e interpersonali che mantengono e aggravano il disturbo stesso. La cura utilizza come strategia principale l’accettazione dei rischi percepiti dalla persona e la riduzione della sua vulnerabilità al senso di colpa.
IL CURATORE
Francesco Mancini, neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta, dirige la Scuola di Psicoterapia Cognitiva (SPC) di Roma e l’Associazione di Psicologia Cognitiva (APC) ed è professore associato di Psicologia clinica presso l’Università Guglielmo Marconi di Roma. È autore di numerose pubblicazioni in riviste internazionali e per le nostre edizioni ha curato Teoria e clinica del perdono (con B. Barcaccia, 2013), Il disturbo da accumulo (con C. Perdighe, 2015) e La mente ossessiva (2016).
Rassegna stampa per La mente ossessiva
Recensione La Lettura-Corriere della Sera
pubblicato il: 07-08-2016
Eventi collegati a La mente ossessiva
Hotel Quirinale, il 10.02.2018 alle ore 09.00, via Nazionale 7, Roma