Crescere, invecchiare, ma anche l’indifferenza che si accentua, giorno dopo giorno, tra gli amanti, senza che nemmeno se ne accorgano; e così pure le rivoluzioni che si rovesciano, senza clamore, in privilegi, o ancora il riscaldamento del pianeta: tutte modificazioni che non smettono di prodursi apertamente davanti a noi, ma in maniera così continua che non le avvertiamo. Però ne constatiamo presto il risultato, che ci colpisce in piena faccia. Se la trasformazione continua ci sfugge è senza dubbio perché la scatola degli attrezzi della filosofia greca, che pensa in termini di forme determinate, fallisce nel cogliere l’indeterminabile della transizione.
Di qui l’interesse a passare attraverso il pensiero cinese per prestare attenzione alle “trasformazioni silenziose”: sotto la risonanza dell’evento, esse rendono conto della fluidità della vita e chiariscono sia le maturazioni della Storia sia quelle della Natura.
François Jullien, filosofo e sinologo, professore presso l’Université Paris 7-Denis Diderot, è uno dei maggiori protagonisti sulla scena filosofica europea. Nelle nostre edizioni sono stati pubblicati Elogio dell’Insapore (1999), Nutrire la vita (2006), Le trasformazioni silenziose (2010) e Sull'intimità (2014).
il 13.05.2012