Prefazione all’edizione italiana di Massimo Ammaniti e Nino Dazzi
Jaak Panksepp ha coniato l’espressione affective neuroscience per delineare l’ambito di ricerca orientato a “localizzare” i meccanismi neurali all’origine dell’esperienza emotiva. In questo libro, Panksepp e Kenneth Davis ampliano la portata delle neuroscienze affettive fino a elaborare una nuova teoria della personalità, fondata sull’idea che i nostri sistemi emotivi di base debbano essere compresi in chiave neuroevolutiva.
Sarebbero, dunque, le nostre emozioni sottocorticali, i nostri “ricordi ancestrali”, a plasmare quelli che indichiamo come tipi diversi di personalità. Basato sul metodo sperimentale, il lavoro dei due autori mostra come questi sistemi emotivi fondamentali nascano dalle aree più profonde e antiche del cervello e come siano straordinariamente “simili” nelle diverse specie di mammiferi. Fin dalle sue origini, l’attività mentale risulta un’attività cosciente, finalizzata e intrinsecamente affettiva.
Ultimo, ampio progetto di Jaak Panksepp prima della sua scomparsa, il libro si propone sia come testimonianza del forte impatto delle neuroscienze affettive, sia come studio di straordinario interesse sul comportamento umano (e non solo).
Biografia degli autori
Jaak Panksepp
Jaak Panksepp (1943-2017) è stato professore di Animal Well-Being Science presso il College of Veterinary Medicine della Washington State University. Eminente psicologo e neuroscienziato, è considerato il padre delle Neuroscienze affettive. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Archeologia della mente (con Lucy Biven, 2014) e I fondamenti emotivi della personalità (con Kenneth L. Davis, 2020).