È realistico pensare a una proposta di formazione di tipo narrativo-autobiografico rivolta ai professionisti della cura medico-sanitaria e in modo più specifico ai volontari che operano in contesti oncologici? Quali scelte epistemologiche, di metodo e procedurali implica il fare propria questa opzione e assumere questo sguardo, all’interno e all’esterno della formazione? È a interrogativi di questo genere che il libro cerca di rispondere. E lo fa, oltre che dal punto di vista teorico, passando anche attraverso la ricostruzione di un concreto percorso di ricerca-formazione che ha al suo centro la dimensione della narratività, della narrazione e della pratica di scrittura sperimentata dai curanti, dai volontari e dai pazienti di un’associazione di volontariato oncologico, il Triangolo di Lugano, e della Clinica Sant’Anna di Sorengo, in provincia di Lugano.
Biografia dell'autore
Micaela Castiglioni è ricercatrice e docente di Educazione permanente e degli adulti e di Pedagogia generale all’Università degli Studi di Milano-Bicocca. È responsabile e coordinatrice scientifica del Gruppo di ricerca Condizione adulta e processi formativi e del Gruppo di ricerca interuniversitario IRACLIA (Pratiche narrative e di scrittura nei contesti educativi, di cura e medico-sanitari) presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca.
Eventi collegati a La parola che cura
Hotel De la Paix, il 22.09.2016 alle ore 18.00, Viale Giuseppe Cattori, 18, Lugano
Teatro di Anghiari, il 03.09.2016 alle ore 09.45, Via Bozia 3, Anghiari (Arezzo)