Dicono di noi
Che ci faccio qui - Rai 3
Attraversare il mare sfidando l'ignoto in condizioni disumane. Portarsi dietro solo pochi oggetti come memoria delle proprie radici. Una pagella nascosta tra le pieghe dei jeans di un ragazzino è diventata simbolo di tante speranze spezzate. Con lui, ad essere inghiottiti dal mare, altri ottocento esseri umani in quello che è stato definito il più grande naufragio di migranti nel Mediterraneo: era il 18 aprile del 2015 e un barcone si inabissa col suo carico di disperati. Chi sono? Da dove vengono? Qual è la loro storia? Domenico Iannacone nella nuova puntata di "Che ci faccio qui" affronta il tema dei morti senza nome. Cristina Cattaneo è il medico legale che, analizzando le poche tracce rimaste di quei corpi, ha deciso di riconsegnare l'identità alle vittime per dare una risposta a centinaia di famiglie superstiti.
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Il medico legale che da anni identifica i morti nel mediterraneo, con il libro "Naufraghi senza volto", è finalista del Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica: "Dalla pagella alla tessere della biblioteca, nelle loro tasche trovo gli stessi oggetti dei nostri figli occidentali".




