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Raffaello Cortina Editore

La materia per pensare la morte

di Alessandra Brivio, Claudia Mattalucci

editore: Raffaello Cortina Editore

pagine: 202

I saggi raccolti in questo volume cercano di comprendere come la materialità consenta di articolare le relazioni tra i vivi e i defunti, mettendo gli esseri umani in connessione con la sfera del trascendente.

La fiaba siamo noi

Storie che ci possono salvare

di Lella Ravasi Bellocchio

editore: Raffaello Cortina Editore

pagine: 218

Come le favole, l'analisi usa dei sassolini per indicarci la strada

Il governo mondiale dell'emergenza

Dall'apoteosi della sicurezza all'epidemia dell'insicurezza

di Alessandro Colombo

editore: Raffaello Cortina Editore

pagine: 234

La promessa di sicurezza si è rivelata irrealizzabile?

Quando persone intelligenti hanno idee stupide

Come la filosofia ci salva da noi stessi

di Steven Nadler, Lawrence Shapiro

editore: Raffaello Cortina Editore

In un mondo in cui l’irrazionalità è esplosa con effetti mortali, questo libro è una guida tempestiva contro l'odierna epidemia di irrazionalità.

Pillole matematiche

I numeri tra umanesimo e scienza

di Piergiorgio Odifreddi

editore: Raffaello Cortina Editore

Contro l’analfabetismo matematico, un viaggio irriverente e spassoso nel mondo dei numeri

La valutazione psicologica mediante test

Dalla raccolta dei dati al report

di Luigi Abbate

editore: Raffaello Cortina Editore

pagine: 224

Il manuale aiuta gli studenti di psicologia clinica a vedere con occhi nuovi e più attuali l'uso dei test

Esame Neuropsicologico Breve 3

editore: Raffaello Cortina Editore

pagine: 176

L’esame neuropsicologico dell'adulto con lesioni cerebrali o patologie che influenzano il sistema nervoso centrale si è rivelato indispensabile a fini diagnostici, prognostici, peritali e riabilitativi. Pertanto la valutazione neuropsicologica è diventata una parte fondamentale della pratica clinica di molte strutture sanitarie e richiede l'utilizzo di strumenti psicometrici affidabili. L'Esame Neuropsicologico Breve 3 è una batteria di screening che si presenta come versione aggiornata e rivista del precedente ENB-2, introducendo rilevanti cambiamenti, tra cui: • la possibilità di somministrare i test, oltre che in forma cartacea, anche in forma digitale tramite un'app su tablet; • l’aggiornamento dei dati normativi che comprendono 1051 persone con età da 15 a 99 anni valutati tra il 2019 e il 2021; • il calcolo automatico dei punteggi per età, sesso, scolarità e per indice di riserva cognitiva (misurata con il Cognitive Reserve Index questionnaire); • l'estensione a tutte le fasce d'età del calcolo automatico del cambiamento significativo a seguito di somministrazioni ripetute nel tempo; • l'aggiornamento delle risorse elettroniche online, che comprendono i protocolli di valutazione, gli strumenti testistici e le tabelle di scoring automatico. Considerate le sue solide proprietà psicometriche e la notevole agilità di somministrazione, amplificata dalla versione digitale, l'ENB-3 si colloca tra gli strumenti di base della neuropsicologia.Contributi di: Giorgio Arcara, Patrizia Silvia Bisiacchi, Ombretta Gaggi, Daniela Mapelli, Sara Mondini, Sonia Montemurro, Veronica Pucci, Alec Vestri.A cura di: Sara Mondini, Daniela Mapelli.Sara Mondini, psicologa, è professoressa di Valutazione neuropsicologica presso la Scuola di psicologia dell’Università degli Studi di Padova. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Demenza (con S. Bergamaschi, P. Iannizzi, D. Mapelli, 2008), Il training cognitivo per le demenze e le cerebrolesioni acquisite (con P. Iannizzi, S. Bergamaschi e D. Mapelli, 2015) e Esame Neuropsicologico Breve 3 (2022).Daniela Mapelli, psicologa, è professoressa di Riabilitazione neuropsicologica presso la Scuola di psicologia dell’Università degli Studi di Padova. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Demenza (con S. Bergamaschi, P. Iannizzi, S. Mondini, 2008), Il training cognitivo per le demenze e le cerebrolesioni acquisite (con P. Iannizzi, S. Bergamaschi e S. Mondini, 2015) e Esame Neuropsicologico Breve 3 (2022)..      

Pillole matematiche

I numeri tra umanesimo e scienza

di Piergiorgio Odifreddi

editore: Raffaello Cortina Editore

pagine: 372

Contro l’analfabetismo matematico, un viaggio irriverente e spassoso nel mondo dei numeri

Rivista di Psicoanalisi 2022/3

LXVIII - (3) - Luglio/Settembre 2022

rivista: La Rivista di Psicoanalisi

pagine: 360

Il rischio di non vedere. L’inquinamento luminoso e il valore dell’oscurità

rivista: La Rivista di Psicoanalisi

fascicolo: Rivista di Psicoanalisi 2022/3

di Cosimo Schinaia

Il rischio di non vedere. L’inquinamento luminoso e il valore dell’oscurità L’eccesso di luminosità e il conseguente inquinamento luminoso hanno tolto spazio al valore del buio, al significato che può avere la percezione dell’oscurità. Sono molti i danni a livello psichico, fisico, scientifico e culturale che l’inquinamento luminoso può provocare. Due vignette cliniche illustrano specificamente quanto significativo possa essere in termini emotivi e relazionali un eccesso di luminosità ambientale o, all’opposto, l’irruzione del buio nella stanza di analisi. Parole chiave: Buio, illuminazione, invisibile, luce, percezione e astensione visiva. The risk of not seeing. Light pollution and the value of darkness. Excessive brightness and the resulting light pollution have taken away space from the value of darkness, the meaning that the perception of darkness can have. There are many harms at the psychological, physical, scientific and cultural levels that light pollution can cause. Two clinical vignettes specifically illustrate how significant in emotional and relational terms an excess of ambient brightness or, conversely, the irruption of darkness into the analysis room can be. Key words: Darkness, light, lighting, invisible, visual perception and abstention. Le risque de ne pas voir. Pollution lumineuseet la valeur des ténèbres. L’excès de luminosité et la pollution lumineuse qui en résulte ont fait perdre de la valeur à l’obscurité, au sens que peut avoir la perception de l’obscurité. La pollution lumineuse peut causer de nombreux dommages psychologiques, physiques, scientifiques et culturels. Deux vignettes cliniques illustrent précisément l’importance qu’un excès de lumière ambiante peut avoir sur le plan émotionnel et relationnel ou, au contraire, l’invasion de l’obscurité dans la salle d’analyse. Mots Clés: Illumination, invisible, lumière, obscurité, perception et abstention visuelle. El riesgo de no ver. La contaminación lumínicay el valor de la oscuridad. El exceso de luminosidad y la consiguiente contaminación lumínica han quitado valor a la oscuridad, al significado que puede tener la percepción de la oscuridad. Son muchos los daños psicológicos, físicos, científicos y culturales que puede causar la contaminación lumínica. Dos viñetas clínicas ilustran en concreto la importancia que puede tener en el sentido emocional y relacional un exceso de luz ambiental o, por el contrario, la invasión de la oscuridad en el consultorio de análisis. Palabras Clave: Iluminación, invisible, luz, oscuridad, percepción y abstención visual. Das Risiko, nicht zu sehen. Lichtverschmutzung und der Wert der Dunkelheit. Das Übermaß an Helligkeit und die daraus folgende Lichtverschmutzung haben dem Wert der Dunkelheit, der Bedeutung, die die Wahrnehmung der Dunkelheit haben kann, den Platz genommen. Die Schäden auf psychischer, physischer, wissenschaftlicher und kultureller Ebene, welche die Lichtverschmutzung hervorrufen kann, sind zahlreich. Zwei Fallvignetten veranschaulichen, wie bedeutsam ein Übermaßan Umgebungshelligkeit oder im Gegenteil der Einfall des Dunkels in das Analysezimmer in emotionaler und relationaler Hinsicht sein kann. Schlüsselwörter: Dunkel, Illumination, Unsichtbares, Licht, Wahrnehmung und visuelle Enthaltung.

Il rischio nel vivere. Itinerari della soggettività e condizioni antropologiche estreme

rivista: La Rivista di Psicoanalisi

fascicolo: Rivista di Psicoanalisi 2022/3

di Virginia De Micco

Il rischio nel vivere. Itinerari della soggettività e condizioni antropologiche estreme Partendo dall’incompletezza costitutiva dell’umano vengono analizzate le vie della soggettivazione e dell’umanizzazione attraverso il lavoro della cultura, con i connessi rischi disumanizzanti che si riaffacciano costantemente nelle condizioni di crisi storico-culturali. La migrazione forzata, la pandemia e la guerra vengono analizzate come «contesti traumatici» che configurano situazioni antropologiche ‘estreme’, capaci di influenzare profondamente la costruzione delle soggettività e dei processi di trasmissione culturale. In particolare viene esaminata la dimensione psichica ed antropologica del rischio che emerge nelle esperienze di relazione con lo straniero e con il nemico, luoghi fantasmatici oltre che configurazioni storiche in cui l’intreccio umano/disumano diventa particolarmente evidente. Parole Chiave: Confine, lavoro culturale, straniero, trauma, umano/disumano. The risk in living. Itineraries of subjectivity and extreme anthropological conditions. Starting from the constitutive incompleteness of the human, the ways of subjectivation and humanisation through the work of culture are analysed, with the associated dehumanising risks that constantly resurface in conditions of historical and cultural crises. Forced migration, pandemics and war are analysed as «traumatic contexts» that configure ‘extreme’ anthropological situations capable of profoundly influencing the construction of subjectivities and processes of cultural transmission. In particular, the psychic and anthropological dimension of risk that emerges in experiences of relations with the foreigner and the enemy is examined, phantasmatic places as well as historical configurations in which the human/dehuman interweaving becomes particularly evident. Key Words: Border, cultural work, foreigner, trauma, human/dehuman. Le risque de vivre. Itinéraires de la subjectivité et des conditions anthropologiques extrêmes. À partir de l’incomplétude constitutive de l’humain, les voies de subjectivation et d’humanisation à travers le travail de la culture sont analysées, avec les risques de déshumanisation qui y sont associés et qui réapparaissent constamment dans les conditions de crise historico-culturelle. La migration forcée, la pandémie et la guerre sont analysées comme des «contextes traumatisants» qui configurent des situations anthropologiques «extrêmes», capables d’influencer profondément la construction des subjectivités et les processus de transmission culturelle. En particulier, la dimension psychique et anthropologique du risque qui émerge dans les expériences de relations à l’étranger et à l’ennemi est interrogée, lieux fantomatiques outre que des configurations historiques dans lesquelles l’entrelacement humain/inhumain devient particulièrement évident. Mots Clés:  Étranger, frontière, humain / inhumain, trauma, travail culturel. El riesgo de vivir. Itinerarios de subjetividad y condiciones antropológicas extremas. A partir de la incompletitud constitutiva de lo humano, se analizan las formas de subjetivación y humanización a través del trabajo de la cultura, con los riesgos deshumanizantes asociados que reaparecen constantemente en las condiciones de crisis histórico-cultural. La migración forzada, la pandemia y la guerra se analizan como «contextos traumáticos» que configuran situaciones antropológicas «extremas», capaces de influir profundamente en la construcción de subjetividades y procesos de transmisión cultural. En particular, se examina la dimensión psíquica y antropológica del riesgo que emerge en las experiencias de relación con lo extraño y con el enemigo, lugares fantasmales así como configuraciones históricas en las que el entrelazamiento humano/inhumano se hace particularmente evidente. Palabras Clave: Extranjero, frontera, humano/inhumano, trabajo cultural, trauma. Das Risiko im Leben. Wege der Subjektivität und extreme anthropologische Bedingungen. Ausgehend von der konstitutiven Unvollständigkeit des Menschen werden die Wege der Subjektivierung und der Humanisierung durch die Kulturarbeit analysiert, mit den damit verbundenen entmenschlichenden Risiken, die unter historisch-kulturellen Krisenbedingungen immer wieder auftauchen. Erzwungene Migration, Pandemie und Krieg werden als ‚traumatische Kontexte‘ analysiert, die ‚extreme‘ anthropologische Situationen darstellen, die imstande sind, die Konstruktion der Subjektivität und der Prozesse kultureller Übertragung tiefgreifend zu beeinflussen. Untersucht wird insbesondere die psychische und anthropologische Dimension des Risikos, das in den Beziehungserfahrungen mit dem Fremden und dem Feind auftritt, phantasmatische Orte und historische Konfigurationen, in denen die Verknüpfung menschlich/unmenschlich besonders evident wird. Schlüsselwörter: Grenze, kulturelle Arbeit, Fremder, Trauma, menschlich/unmenschlich.

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