
La casa editrice ricorda Augusto Romano. Analista junghiano dell'ARPA, nelle nostre edizioni ha pubblicato A spasso con Jung (con G.P. Quaglino, 2005), Studi sull'ombra (con M. Trevi, 2009), Nel giardino di Jung (con G.P. Quaglino, 2010), A colazione da Jung (con G.P. Quaglino, 2012), Musica e psiche (2021) e A spasso con Jung (nuova edizione con G.P. Quaglino, 2021).
Musica e psiche
Claude Lévi-Strauss ha scritto che “fra tutti i linguaggi, solo la musica riunisce i caratteri contraddittori d’essere a un tempo intelligibile e intraducibile”. In Harmonices Mundi, Keplero descrive la consonanza tra musica e armonie planetarie, e gli Inni alla notte di Novalis sono metafora della magia musicale che pervade il cosmo.
Si potrebbe continuare indefinitamente. Da sempre l’esperienza musicale ha generato miti e utopie; è stata contestazione dello status quo, nostalgia delle origini e dell’Armonia Mundi, simbolo di ciò che mai potrà essere detto in parole.
Questo libro si propone di seguire alcuni percorsi che la musica ha tracciato nell’immaginazione umana. Nella prima parte vengono prese in esame le teorie psicoanalitiche della musica e i loro antecedenti nel pensiero del Romanticismo. Nella seconda sono evocati, anche attraverso l’analisi di alcuni testi letterari e musicali (Hoffmann, Bernhard, Rilke, Offenbach), i rapporti tra musica, inconscio, fantasie cosmogoniche, mitologie del femminile e pratica analitica.
A spasso con Jung
Carl Gustav Jung ha messo in luce, con grande anticipo, intoppi e derive dell’uomo alle prese con l’arte del prendere la vita per il verso giusto. Spesso le sue riflessioni sono compendiate in frasi che si rivelano battute fulminanti, capaci di aprire a pensieri paradossali sempre illuminanti. In questa nuova edizione, le frasi a cui affidare un breve commento sono aumentate di numero, da quaranta a cinquantadue. Inoltre, sono state riorganizzate in modo da ottenere una sorta di vademecum per orientarsi in questi tempi difficili. Rimane identica la tonalità dei commenti. Si sono privilegiate risonanze letterarie, poetiche, filosofiche, si è preferito indulgere alla divagazione in chiave narrativa. È certo così che anche il più frettoloso dei lettori, o la meno guardinga delle lettrici, non potrà mancare di sorprendersi per ciò che sentirà affiorare attraverso la sollecitazione di queste apparentemente innocue provocazioni junghiane.
A colazione da Jung
Com'è che “ognuno può essere felice solo a modo suo”? Perché “non tutto si può né si deve guarire”? E davvero “chi fa sempre tutto bene finisce con l'annoiarsi”?
Da questi e altri interrogativi, suscitati da esemplari citazioni junghiane, gli autori, come già nel precedente A spasso con Jung, prendono spunto per divagazioni non accademiche suggerite non solo dalla psicologia ma anche da filosofia, letteratura, poesia, nonché dalla quotidianità. Obiettivo: invogliare il lettore a contrastare la banalità e il chiacchiericcio del nostro tempo.
Nel giardino di Jung
È proprio vero che “l’amore è sempre un problema, in qualsiasi età della vita” e che “chiunque prende la strada sicura è come se fosse morto”?
Dopo i precedenti A spasso con Jung (2005) e A colazione da Jung (2006), sono qui raccolte nuove divagazioni intorno a fulminanti citazioni junghiane, che catturano e danno da pensare. I commenti proposti dagli autori invitano comunque il lettore a interrogarsi e a cercare altre possibili risposte.
Studi sull'ombra
Immagine oscura proiettata da un corpo opaco quando sia esposto alla luce, luogo delle tenebre, area in cui non è possibile gettare lo sguardo (le congiure si tramano nell’ombra): sono esempi dei molti significati cui si presta la metafora dell’Ombra. La psicologia di Jung ha fatto dell’Ombra una delle principali figure che abitano il nostro spazio interiore. In quella oscurità si nasconde ciò che non coincide con i valori cui la coscienza aderisce: ciò che è svalutato, negato, rimosso, o anche solo potenziale, non sviluppato. Non è possibile comprendere il pensiero junghiano senza affrontare il nodo centrale delle relazioni tra l’Io e l’Ombra e dunque il rapporto tra esistenza e negatività e tra esistenza e disvalore.
In questa edizione arricchita di nuovi contributi, gli autori descrivono le problematiche connesse al concetto di Ombra e ne illustrano le manifestazioni attraverso un vasto materiale clinico ed esempi letterari tratti da opere di Beckett, Brecht, Conrad, Hoffmann, Melville.